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Wanderetappen

Die Via degli Dei kann je nach Zeit und Fähigkeiten der Wanderer, die sie begehen wollen, moduliert werden. Es gibt keine vorgeschriebene Anzahl von Etappen, aber wir empfehlen 5 bis 7 Tage, damit Sie Zeit haben, die Besonderheiten der Via degli Dei kennenzulernen: von den historischen Dörfern bis zu den Berglandschaften, und sich in den Unterkünften inmitten der herrlichen Landschaft des toskanisch-emilianischen Apennins zu entspannen.

 

Wir raten Ihnen, sich nicht zu beeilen, sondern die Wanderung in einem langsamen Tempo zu genießen, um alles, was Ihnen begegnet, zu würdigen.

Die folgenden Etappen weisen auf Dörfer hin, in denen Sie übernachten und essen können.

 

Das Fremdenverkehrsbüro Sasso Marconi infoSASSO steht Ihnen für organisatorische Unterstützung zur Verfügung, z. B. mit einer aktualisierten Liste von Übernachtungsmöglichkeiten und GPX-Tracks

 

E-Mail: info@infosasso.it

Tel: +39 051 6758409

Vision e Mission

Vision
Consapevoli che i principi di sostenibilità dovranno essere alla base del nuovo modello di sviluppo, l’obiettivo è quello di creare un’economia che si sviluppi in modo responsabile, che rispetti le risorse naturali sfruttando i vantaggi offerti dalla tecnologia, senza arrecare danni all’ambiente e alle comunità ospitanti. 


Mission
Attraverso la Via degli Dei il turismo in Appennino è diventato finalmente una leva economica, il nostro impegno è quello di continuare a promuovere questo cammino secondo i dettami della lentezza, della sostenibilità e della responsabilità, del rispetto per le comunità che abitano i territori giorno per giorno, operando con professionalità e valorizzando la tradizione, creando una continuità tra quello che c’era e quello che c’è.

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Non un marchio ma un patto

La Via degli Dei è un cammino nato per valorizzare le tradizioni
enogastronomiche di due territori (Emilia e Toscana) ricchi di peculiarità e di elementi identitari. È un viaggio di sapori ma anche attraverso la storia, la cultura, ambienti naturali di crinale e boschivi, aree protette, piccoli paesi rivitalizzati e la sua valenza turistica, oltre ad uno spiccato senso di accoglienza di residenti e strutture ricettive, hanno permesso a tutto il territorio questo percorso di crescita che partirà dal raggiungimento della Certificazione GSCT per arrivare ad un miglioramento dei nostri standard qualitativi.

 

Destagionalizzare l’offerta, migliorare il tracciato, educare il fruitore al cammino, definire un livello qualitativo di base delle strutture ricettive sono solo alcune delle misure che vorremmo mettere in atto nei prossimi mesi.


Ma da sempre abbiamo a cuore le tematiche della responsabilità verso il territorio, dell’ospitalità, dell’inclusione, della tutela dell’ambiente, concetti che vogliamo coltivare in maniera trasversale per valorizzare un turismo sempre più responsabile.

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Le nostre buone pratiche

01

Una rete operativa

Il vero punto di forza in questi anni per la Via degli Dei è stato il suo sistema di governance, chiaro e definito, con una stretta collaborazione tra Enti e operatori economici, associazioni e Cai, e con un gestore operativo (AppenninoSlow) che ha raccolto gli interessi di tutti e li ha messi a sistema lavorando in ottica di promo-commercializzazione.

02

Il coinvolgimento degli stakeholders

Strutture ricettive, ristorazione, associazioni, negozi, attività di servizio, uffici turistici, aziende agricole e produttive, hanno un canale di contatto per essere ascoltati e coinvolti nella progettazione delle azioni di sviluppo.

03

La “restanza” in Appennino

La Via degli Dei è stato un volano economico molto impattante per il territorio collinare e montano tra Bologna e Firenze e l’indotto è intorno ai 10 milioni di euro. La crescita delle strutture ricettive (circa 50 strutture hanno aperto negli ultimi 10 anni), l’utilizzo di fornitori locali, la possibilità di organizzare nuovi servizi a pagamento (come il trasporto bagagli), hanno dato l’opportunità a giovani e residenti di non trasferirsi, limitando il frequente fenomeno dello spopolamento delle aree montane.

04

Mobilità alternativa

Camminare è già di per sé una “mobilità alternativa” ma l’impegno (già assunto e da implementare in modo continuativo) è quello di ridurre le emissioni di CO2 raggiungendo il punto di partenza (sia all’arrivo che al ritorno) nel modo meno impattante possibile, nel nostro caso in treno. Bologna e Firenze sono nodi ferroviari strategici e utilizzare il treno è non solo una buona pratica di sostenibilità ma anche un modo per ridurre al massimo lo stress!

05

Feste green lungo il cammino

Anche gli eventi possono essere un importante attrattore per un camminatore o un appassionato di mountain bike. Eventi a basso impatto lungo la Via sono già in essere in quanto tutti i comuni emiliani sul cammino aderiscono al PAESC, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima attivando linee guida per l’organizzazione delle manifestazioni
patrocinate in particolare nell’ottica della riduzione dei rifiuti prodotti
superando la sola logica del “plastic-free” ovvero contrastando l’utilizzo di
prodotti monouso.

06

In Montagna sono tutti uguali: La Via degli Dei da accessibile ad inclusiva

Dal 2017 ci occupiamo di accessibilità in collaborazione con NoisyVision, associazione senza scopo di lucro
che sostiene l’empowerment delle persone con disabilità visive e/o uditive ed educa la comunità ai temi dell’accessibilità e inclusione sociale. 
Dall’inizio del progetto ad oggi il nostro approccio è radicalmente cambiato
perchè non organizziamo più viaggi per persone con disabilità ma ogni
partenza offre a tutti la possibilità di partecipare in un’ottica di inclusione, dove gruppo stesso, guidato da esperte GAE, sopperisce alle eventuali mancanze
fisiche dei partecipanti

07

Attività di sensibilizzazione all’utilizzo della filiera locale

Il prodotto tipico sta alla base della nascita della Via degli Dei, quando un
gruppo di camminatori bolognesi, a fine anni ’80, organizzò un viaggio lungo
l’Appennino per andare a mangiare la Fiorentina a Firenze facendo sosta nelle
migliori osterie locali. Noi abbiamo sposato da subito questa motivazione
incentivando una collaborazione tra produttori, ristoratori e albergatori ed
proponendo, per ogni viaggio organizzato, degustazioni narrate dei prodotti locali come il formaggio, il miele, la birra di castagne o i salumi. In via di definizione il progetto “Bisaccia del Viandante”.

08

Un sentiero da “coltivare”

Nel corso degli anni, anche a seguito dell’emergenza alluvione del 2023, sono
stati organizzati momenti di “call to action” di volontari, operatori e
associazioni per la pulizia del cammino. Questo avviene abitualmente sia per
raccogliere immondizia e sporcizia, con liberi cittadini, operatori e associazioni
del territorio, sia per pulire da alberi e sterpaglie il sentiero con guide GAE e
collaboratori del CAI che devono utilizzare strumenti consoni

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I nostri primi impegni per il futuro

Gestione sostenibile (Governance)

Rafforzare e accrescere la formazione della struttura interna che si occupa di temi sostenibili, incentivando la collaborazione e le sinergie tra gli stakeholder del territorio. Creare tavoli di lavoro costanti e operativi per ascoltare e programmare azioni concrete e partecipate di sviluppo sostenibile.


Sostenibilità socio-economica

Implementare il sostegno alle comunità locali passando attraverso i residenti che vorremmo coinvolgere sempre più in questo percorso per la Certificazione, in quanto primi fruitori e abitanti della Destinazione. 
Un’alleanza a 360 gradi può portare solo benefici perchè chi vive un luogo lo monitora, lo preserva, accoglie gli ospiti che non dovranno mai diventare solo turisti.

 

Collaborare con gli stakeholders locali (ricettività, ristorazione, produttori) alla stesura di una carta dell’accoglienza della Destinazione con le linee guida per una corretta ospitalità, basata sui principi della sostenibilità.
 

Migliorare il sistema di accessibilità del cammino in modo da implementare le occasioni di inclusione portando avanti con convinzione la nostra idea che il territorio montano possa essere lo scenario ideale per ridurre al minimo le differenze.

Sostenibilità culturale

Valorizzare la nostra storia, le nostre tradizioni per creare proposte turistiche di qualità mirate alla conoscenza dell’identità dei luoghi attraversati. La Via degli Dei non è solo un cammino, è un punto di partenza per conoscere dei piccoli comuni che hanno voglia di emergere raccontandosi e che racchiudono eccellenze di un’Italia minore ancora da scoprire.

Destagionalizzare l’offerta, per sviluppare nuovi periodi turistici, come anche la stagione invernale, per decongestionare i momenti di massima affluenza.


Sostenibilità ambientale
Educare il fruitore perchè la struttura stessa della Destinazione è il cammino. I boschi, i crinali, i piccoli paesi attraversati: viviamo e sviluppiamo un sistema fragile, all’aria aperta, oggi frequentato da decine di migliaia di persone e per questo motivo dobbiamo essere i primi “guardiani” del nostro stesso territorio attraverso campagne di educazione ai camminatori e ai bikers che lo attraversano. Il turismo montano è oggi cambiato e le persone partono sempre meno consapevoli di quanto si troveranno ad affrontare, il nostro impegno è quello di accompagnarle non solo durante il cammino ma anche prima della partenza offrendo informazioni utili, corrette e necessarie e formando gli operatori degli uffici turistici ma anche i titolari delle strutture ricettive in un percorso di accoglienza anche riguardante la sostenibilità ambientale.
 

Migliorare il tracciato. Eventi climatici straordinari, grande fruizione, stagionalità: il tracciato del cammino, che è la spina dorsale della Destinazione, merita l’impegno di tutti per essere preservato. Manutenzione, migliorie, piani di fuga di emergenza, accesso all’acqua potabile, segnaletica orizzontale e verticale sono il nostro impegno per preservare al meglio il nucleo della Via.

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